Le vostre mani e le loro menzogne
Le vostre mani austere come pietre,
meste come nenie intonate in prigione,
massicce e enormi come animali strani,
le vostre mani simili a volti crucciati di bimbi affamati.
Le vostre mani rapide e solerti come api,
pesanti come seni colmi di latte,
valorose come la natura,
le vostre mani che celano una familiare tristezza sotto la ruvida pelle.
Il mondo non si regge sulle corna dei buoi,
il mondo è retto dalle vostre mani.
O uomini, uomini miei!
Vi nutrono di menzogne,
mentre affamati
avete bisogno di pane e carne.
E senza aver neppure una volta mangiato a sazietà
Ad una tavola coperta di bianca tovaglia
Abbandonate questo mondo
E i suoi alberi carichi di frutta.
O uomini, uomini miei!
Soprattutto voi dell'Asia, del Medio e Prossimo Oriente,
delle isole del Pacifico e della mia terra,
che superate il settanta per cento del genere umano,
antichi e riflessivi, siete, come le vostre mani
e come le vostre mani giovani e curiosi ed entusiasti.
O uomini, uomini miei!
Voi dell'Europa, voi dell'America
Siete audaci, siete vigilanti,
indulgenti siete come le vostre mani,
e come le vostre mani facili all' inganno, facili all'illusione…
O uomini, uomini miei!
Se mentono le antenne,
se le tipografie mentono,
se mentono le insegne sui muri e gli avvisi del giornale,
e se mentono sul bianco schermo le nude gambe delle danzatrici,
se mentono le preghiere,
se i sogni mentono,
se mentono le nenie,
se mente il suonatore nella taverna,
se dopo una giornata disperata mente nella notte il raggio di luna,
se mentono le parole,
se mentono i colori,
se le voci mentono,
se tutti coloro che sfruttano il lavoro delle vostre mani
ed ogni cosa ed ognuno mente,
eccetto che le vostre mani
è solo per renderle pieghevoli come argilla bagnata,
cieche come l'oscurità,
stupide come cani da pastori,
è per frenarle nella rivolta
che prende ad abbattere
il regno degli strozzini e la sua tirannia
su questo meraviglioso e fugace mondo
dove siamo per un soggiorno così breve.