'Questa è poesia, vera poesia, che sublima e incide mentre narra e descrive. E in un alternarsi di versi amaramente ironici e afflati lirici, parla inglese, francese e greco, cita Palazzeschi, Parmenide, Eraclito e lascia emergere il mito e la classicità, lanciando la parola oltre ogni confine linguistico e culturale, scompaginando, ma senza proclami, codici e stanche consuetudini.'
Maria Carla Trapani