Sono lieto di annunciare l'uscita della raccolta poetica
'Mantra della Sera', Edizioni Genesi
con una postfazione del Prof. Luigi Fontanella.
Il titolo ‘Mantra della Sera’ ci
porta in oriente, verso le atmosfere rarefatte e misurate di culture sgombre da
orpelli e inclini alla meditazione e alla riflessione sulla natura. Mantra come
preghiera buddhista, suono viscerale, vibrato e insistente, che ci culla nelle
serate domestiche e media il ritrovamento della purezza attraverso l’elevazione
della mente.
Indulgo
nella litania vibrante
del mantra della sera.
Accompagno ogni pensiero
all’entrata della servitù.
Ripongo l’Es
nel cassetto dei pigiami.
Il freddo dell’inverno
è una condizione della mente.
In questa terza raccolta poetica riprendo con rinnovato vigore il lavoro di
indagine sulla natura, con una chiara influenza della letteratura del sol
levante. Penso agli haiku di Bashō, imperniati su principi cardine quali il Kigo (l’elemento stagionale, l’osservazione
della natura) e i quattro stati d’animo dell’autore: Sabi (il distacco,
la pace, il raccoglimento in solitudine), Wabi, (l’incanto e lo stupore
per la semplicità dell’essere), Aware (il rimpianto, la nostalgia) e Yugen
(il mistero ineffabile). Il genere Haiku, che sta riscontrando rinnovato
interesse e apprezzamento, risponde necessariamente a queste esigenze formali nelle
quali non volevo imbrigliarmi. Poesia
breve quindi, ma libera, e mi auguro immaginifica.
Ho voluto che ciascun testo dipingesse una
e una sola emozione nella costante ricerca di un’armonica e grafica semplicità.
Immagine e ritmo: questi sono gli strumenti che
ho utilizzato nel mio laboratorio compositivo.
Voglio
aspettare
ogni
piccola foglia
che
stanca di aspettare
abbia
il coraggio di pronunciarsi
e
rendere omaggio alla madre
con
una danza allegra.
Senza dover necessariamente arrivare al Giappone, anche il vicino oriente ha esercitato negli
ultimi anni la sua fascinazione su di me, attraverso la lettura di Abu Nuwas, Mahmoud
Darwich, Maram Al Masri, tra gli altri.
La natura e il cosmo si presentano nel loro equilibrio primordiale e
fondante, mai invasivo né opprimente. L’uomo si cala nella natura come
spettatore, in qualità di attore solo in maniera circostanziale e contingente,
perché il ciclo del cosmo lo trascende e si perpetua a prescindere da esso. La
natura si offre quindi agli occhi del poeta come tavolozza di colori (e
profumi, suoni, materia...) dalle infinite possibilità compositive, in cui la
leggerezza del tratto e il dosaggio della luce sono alla base della tecnica
impiegata.
La natura è il cardine di questa raccolta ma emerge al contempo la mia
dimensione urbana: Roma indubbiamente, ma anche molte città della Francia e
degli Stati Uniti, i miei paesi di adozione negli ultimi anni. Ho lasciato che
queste tracce inquinassero la matrice portante del testo, perché così è nella
natura - purtroppo - e così è nella mia vita - inevitabilmente -. Del resto non
era neanche mio interesse quello di restituire un’opera di rigorosa tradizione
bucolica.
Assieme ai luoghi e ai paesaggi, presento una galleria di personaggi
ridotta rispetto alle precedenti opere ‘Stella di Seta’ e ‘Via Parini 7’, in
cui albergavano molti tipi umani. I protagonisti di questa raccolta vi
rientrano in quanto funzionali ad un discorso di più ampio respiro: non è
l’uomo che mi interessa qui ma cosa riesce ad evocare.
Akos
Questi
occhi
che
ora si aprono
in
un sorriso flagrante
con
le rughette che si stringono
in
un abbraccio malizioso
sono
gli stessi
che
ho visto chiudersi
nella
risacca di una marea triste
con
le rughette che fluttuavano
come
legni consumati dall’acqua.
La scheda completa del libro è visualizzabile sul sito della casa editrice al seguente Link:
http://www.genesi.org/mantra-della-sera