martedì 26 giugno 2012

Omaggio a Palazzeschi

Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch…*

Con quale cura cadi
cantando
ogni zampillo ti segue
danzando.
Con le mani il ritmo
tenendo,
il cuore vado
agitando
ché forse un giorno a Lui
piacendo,
saprò il motivo di questo
vivendo.


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F
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*
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchette,
chchch......
E' giù,
nel cortile,
la povera
fontana
malata;
che spasimo!
sentirla
tossire.
Tossisce,
tossisce,
un poco
si tace....
di nuovo.
tossisce.
Mia povera
fontana,
il male
che hai
il cuore
mi preme.
Si tace,
non getta
più nulla.
Si tace,
non s'ode
rumore
di sorta
che forse...
che forse
sia morta?
Orrore
Ah! no.
Rieccola,
ancora
tossisce,
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
chchch....
La tisi
l'uccide.
Dio santo,
quel suo
eterno
tossire
mi fa
morire,
un poco
va bene,
ma tanto....
Che lagno!
Ma Habel!
Vittoria!
Andate,
correte,
chiudete
la fonte,
mi uccide      
quel suo
eterno tossire!
Andate,
mettete
qualcosa
per farla
finire,
magari...
magari
morire.
Madonna!
Gesù!
Non più!
Non più.
Mia povera
fontana,
col male
che hai,
finisci
vedrai,
che uccidi
me pure.
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch...  

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Aldo Palazzeschi
La fontana malata
Poemi, 1909