sabato 21 luglio 2012

Papaveri a Luglio

Piccoli papaveri, piccole fiamme d'inferno,
Non fate male?

Guizzate qua e là. Non vi posso toccare.
Metto le mani tra le fiamme. Ma non bruciano.

E mi estenua il guardarvi così guizzanti,
Rosso grinzoso e vivo, come la pelle di una bocca.

Una bocca da poco insanguinata.
Piccole maledette gonne!

Ci sono fumi che non posso toccare.
Dove sono le vostre nauseabonde capsule oppiacee?
Ah se potessi sanguinare o dormire! -
Potesse la mia bocca sposarsi a una ferita così!

O a me in questa campana di vetro filtrasse il vostro liquore,
Stordente e riposante.

Ma senza, senza colore.

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Sylvia Plath
Poppies in July, 1962
Traduzione dall'inglese a cura di Giovanni Giudici
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Tamam Al-Akhal, 2004

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Little poppies, little hell flames,
Do you do no harm?

You flicker. I cannot touch you.
I put my hands among the flames. Nothing burns

And it exhausts me to watch you
Flickering like that, wrinkly and clear red, like the skin of a mouth.

A mouth just bloodied.
Little bloody skirts!

There are fumes I cannot touch.
Where are your opiates, your nauseous capsules?

If I could bleed, or sleep! -
If my mouth could marry a hurt like that!

Or your liquors seep to me, in this glass capsule,
Dulling and stilling.

But colorless. Colorless.